Il progetto dell'Osservatorio FiLA

La filiera della lana in Italia rappresenta un settore complesso e frammentato, caratterizzato da un elevato potenziale di innovazione ma anche da criticità strutturali che ne limitano la competitività. L’Osservatorio FiLA (Filiera Produzione Sostenibile Lane Autoctone), promosso nell’ambito del partenariato MICS del PNRR, nasce con l’obiettivo di valorizzare le lane autoctone italiane, oggi spesso considerate un sottoprodotto a basso valore economico, e di orientare la filiera verso modelli evoluti di economia circolare.

Ideato e coordinato da un gruppo di ricercatori del Dipartimento di Architettura dell’Università degli Studi “Gabriele d’Annunzio” di Chieti-Pescara, FiLA propone un modello evoluto di economia circolare per valorizzare le lane autoctone italiane, attualmente considerate un sottoprodotto di scarso valore economico.

La metodologia di lavoro si articola in tre fasi principali: analisi e mappatura del contesto produttivo con il coinvolgimento degli stakeholder; sviluppo di un modello strategico basato su un database di processi sostenibili derivato dallo studio della letteratura scientifica; implementazione e validazione attraverso progetti pilota e una piattaforma digitale georeferenziata. Tale approccio intende supportare il networking, incrementare la competitività di sistema e favorire lo sviluppo territoriale mediante innovazioni nei processi, nei prodotti e nei servizi.

L’Osservatorio FiLA ha identificato oltre 200 attori di filiera tra aziende, cooperative, associazioni ed enti di ricerca, rivelando come solo una minima parte degli allevamenti ovini italiani sia effettivamente orientata all’utilizzo della lana. 

Parallelamente, lo studio della letteratura scientifica ha permesso di costruire una banca dati dei processi sostenibili, evidenziando le numerose proprietà intrinseche della lana: conducibilità termica, elevata capacità di assorbimento dell’umidità, resistenza naturale al fuoco grazie al contenuto di azoto e ottime performance di isolamento acustico.

Tali caratteristiche rendono la lana un materiale versatile, applicabile non solo al settore tessile, ma per numerose applicazioni.

  • Nel settore edile, presenta una conduttività termica tra 0,0324 e 0,0438 W/(m·K), assorbimento dell'umidità superiore al 35%, resistenza al fuoco grazie all'azoto (25%) che la rende auto-estinguente, e coefficienti di assorbimento acustico superiori a 0,7 nell'intervallo 800-3150 Hz. Queste caratteristiche la rendono ideale per isolamento termoacustico, compositi cementizi, biorisanamento delle murature storiche. Come geotessile, contribuisce alla stabilizzazione di pendii, depurazione acque e contrasto all'erosione.
  • Nell’arredo, la lana trova impiego per imbottiture naturali, rivestimenti ignifughi, pannelli fonoassorbenti decorativi e complementi sostenibili come tappeti e arazzi contemporanei.
  • Nel settore automotive, viene utilizzata per isolamento acustico degli abitacoli, imbottiture premium e filtri per climatizzazione.
  • In agricoltura, è in crescita il settore della pacciamatura biodegradabile, substrato per coltivazioni idroponiche e ammendante dopo compostaggio.
  • L’ambito biomedicale sfrutta le proprietà della lana per bendaggi avanzati, supporti per colture cellulari e filamenti biocompatibili.
  • Altro potenziale è contenuto nei sottoprodotti del materiale lanoso quali lanolina (grasso naturale estratto durante il lavaggio), cheratina (proteina che può essere estratta dalle fibre), polvere di lana (derivata dalla macinazione della lana e utilizzata come additivo).

Nonostante le potenzialità, permangono nodi critici lungo la filiera.

La tosatura e la raccolta della lana comportano costi elevati e difficoltà di reperimento di personale specializzato, mentre in assenza di filiere organizzate la lana grezza rischia di essere classificata come rifiuto speciale. Le fasi di lavaggio e cardatura richiedono ingenti consumi idrici ed energetici, con problematiche legate all’uso di agenti chimici e alla gestione delle acque reflue. La manifattura e la commercializzazione incontrano ostacoli legati ai costi elevati per le piccole realtà, alla concorrenza internazionale a basso costo e al rischio di perdita di saperi artigianali.

In questo quadro, l’Osservatorio FiLA propone azioni mirate e sperimentazioni per la filiera della lana italiana che, pur attraversata da criticità economiche e ambientali, si configura come un laboratorio di innovazione sostenibile. 

Le tendenze legate alla valorizzazione della lana autoctona spaziano oltre la filiera tessile tradizionalmente associata alla lana: dal riuso di fibre tessili e sottoprodotti al miglioramento delle tecniche di lavaggio e tintura, passando per innovazioni tecnologiche e agricole. Centrale è l’impatto ambientale, con attenzione al riciclo e alla sostenibilità, ma anche l’empowerment sociale ed economico delle comunità. I settori coinvolti spaziano dall’agroalimentare al tessile, dal biomedicale al turistico, sottolineando la trasversalità della lana come risorsa innovativa e rigenerativa.

Obiettivo della piattaforma

La piattaforma digitale dell’Osservatorio FiLA si presenta come hub per l’interazione tra stakeholder e la condivisione delle conoscenze. Attraverso la costruzione di reti territoriali, la valorizzazione dei sottoprodotti e l’adozione di standard circolari, essa può generare impatti positivi sul piano ambientale, il potenziale di circolarità del materiale può contribuire alla riduzione degli scarti e a minori emissioni di CO₂ grazie alle filiere locali con nuove opportunità di business e maggiore redditività per gli allevatori, provando ad incidere anche nelle policy nazionali e regionali. In ambito sociale e culturale, il progetto vuole collaborare per rivitalizzare le economie rurali promuovendo la valorizzazione del patrimonio legato alle lane italiane, parte dell’identità di molti territori.

COORDINAMENTO SCIENTIFICO

Rossana Gaddi
Professoressa Associata in Design

PROJECT MANAGEMENT

Luciana Mastrolonardo
Ricercatrice Tenure Track in Tecnologia dell’Architettura

GRUPPO DI RICERCA | DESIGN

Laura Boffi

Massimo Di Nicolantonio

Alessio D’Onofrio

Rossana Gaddi

Antonio Marano

Raffaella Massacesi

Emilio Rossi

GRUPPO DI RICERCA | TECNOLOGIA DELL’ARCHITETTURA

Giulia Candeloro

Valentina Ciuffreda

Luciana Mastrolonardo

Donatella Radogna

GRUPPO DI RICERCA | MERCEOLOGIA

Maria Gabriella Iacutone

Andrea Raggi

Raffaella Taddeo

Il nostro Team

Il team dell’Osservatorio FiLA è composto da un gruppo di professionisti dell’Università degli Studi G. d’Annunzio di Chieti-Pescara con background eterogenei ma con una visione condivisa: promuovere un modello di sviluppo produttivo fondato su scienza, sostenibilità e cultura.

Il coordinamento scientifico è affidato ad esperti con competenze nelle scienze del design, merceologia, filiere produttive, tecnologie e governance dei territori.

Coordinamento Scientifico

Rossana Gaddirossana.gaddi@unich.it

Project Management

Luciana Mastrolonardo

Gruppo di ricerca

Laura BoffiResponsabile della mappatura scientifica
Valentina CiuffredaResponsabile della mappatura della filiera

Comunicazione e Data Visualization

Raffaella MassacesiResponsabile della Comunicazione e UX Design
Davide GaleriVisual Identity
Simone GiancasperoContent management
Letizia MichelucciSocial Media Management

Gruppo di Ricerca esteso | Design

Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
Laura Boffi; Massimo Di Nicolantonio; Alessio D’Onofrio; Rossana Gaddi; Davide Galieri; Simone Giancaspero; Antonio Marano; Raffaella Massacesi; Letizia Michelucci; Emilio Rossi.

Gruppo di Ricerca esteso | Tecnologia dell’Architettura

Dipartimento di Architettura, Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
Giulia Candeloro; Valentina Ciuffreda ; Luciana Mastrolonardo; Donatella Radogna.

Gruppo di Ricerca esteso | Merceologia

Dipartimento di Economia, Università degli Studi “G. d’Annunzio” di Chieti-Pescara
Maria Gabriella Iacutone; Andrea Raggi; Raffaella Taddeo.